Montascale vs Servoscala: quali sono le differenze e come scegliere la soluzione migliore

L'accessibilità è una sfida fondamentale per molte persone con difficoltà motorie o disabilità fisiche. Tra le varie soluzioni disponibili per superare le barriere architettoniche nelle abitazioni o negli edifici pubblici, due dispositivi spesso presi in considerazione sono il montascale e il servoscala. 

Entrambi rappresentano un rimedio per agevolare gli spostamenti in presenza di scale, ma presentano differenze significative nelle loro caratteristiche e applicazioni. Facciamo chiarezza approfondendo le differenze tra montascale e servoscala, aiutandoti a comprendere quale potrebbe essere la soluzione migliore per le tue esigenze specifiche.  

Che differenza c'è tra montascale e servoscale?

Il montascale e il servoscala sono due dispositivi apparentemente simili, ma con differenze sostanziali che riguardano l’utilizzo e la funzionalità. Infatti, pur avendo entrambi lo scopo di agevolare il trasporto di persone con difficoltà motorie, vengono impiegati in situazioni diverse.

Il montascale a poltrona è progettato per coloro che, sebbene possano avere qualche difficoltà motoria, conservano comunque un certo grado di autonomia. Questo dispositivo è dotato di una comoda poltrona o seggiolino su cui l'utente può sedersi durante il trasporto. Un sistema di guide permette di agganciare la poltroncina direttamente alla ringhiera delle scale. In questo modo, il montascale aiuta le persone a superare gradini e rampe, rendendo gli spostamenti più agevoli per chi ha limitazioni nei movimenti, ma è ancora in grado di muoversi autonomamente.

D'altra parte, il servoscala a pedana è pensato per coloro che presentano una mobilità notevolmente ridotta e che necessitano di una sedia a rotelle o un carrello con ruote per la deambulazione. In questo caso, al posto della seduta, è presente una piattaforma o pedana su cui può essere posizionata la sedia a rotelle o il carrello. Per il resto, il servoscala utilizza un sistema simile a quello del montascale, scorrendo su una guida per consentire la salita e la discesa. La piattaforma è spesso dotata di funzionalità di apertura e chiusura automatica, riducendo l'ingombro quando non in uso.

Entrambi questi dispositivi rappresentano una soluzione preziosa per le persone con disabilità o limitazioni motorie, così come per coloro che utilizzano ausili come stampelle o carrelli deambulatori per la deambulazione. La scelta tra montascale e servoscala dipende principalmente dalle esigenze specifiche dell'utente e dal grado di mobilità. Approfondiamo meglio questo aspetto.

Montascale o servoscale? Ecco cosa scegliere

I montascale e i servoscala sono due dispositivi che, sebbene presentino molte somiglianze nel funzionamento e nelle caratteristiche tecniche dei meccanismi che ne regolano il movimento e la sicurezza, si adattano a diverse esigenze e situazioni. La loro versatilità li rende adatti a qualsiasi tipo di scala, indipendentemente dalle sue dimensioni o dalla sua configurazione.

Entrambi possono essere installati su scale a chiocciola, scale con vani scala ridotti, scale curve, scale senza ringhiera, scale con pendenze elevate e dislivelli. Inoltre, entrambi sono progettati per essere richiudibili quando non sono in uso, occupando così il minimo ingombro possibile nelle scale strette e permettendo agli altri utenti di utilizzare le scale con comodità.

La differenza principale tra i due tipi di sollevatori risiede nell'adattabilità alle esigenze dell'utente in base alla sua mobilità e autonomia. Il montascale con poltroncina è la scelta ideale per le persone con difficoltà motorie, ma che conservano un certo grado di autosufficienza e sono in grado di muoversi in piano senza l'ausilio di ausili per la deambulazione. Questo dispositivo si integra perfettamente nell'arredamento domestico e migliora la qualità di vita degli anziani o dei disabili che vivono in casa.

D'altra parte, il servoscala con piattaforma o pedana rappresenta la soluzione perfetta per chi ha una mobilità notevolmente ridotta e dipende da una sedia a rotelle o un carrello con ruote per gli spostamenti. Quindi, la scelta tra montascale e servoscala dipende principalmente dalle necessità specifiche dell'utente e dal grado di mobilità. 

Montascale e servoscala: le agevolazioni per risparmiare sull'acquisto

L'acquisto di un montascale o di un servoscala può rappresentare un investimento significativo, poiché il loro costo varia in base a diversi fattori, come la lunghezza delle scale, la tipologia della scala stessa e il tipo di installazione (interna o esterna). Inoltre, l’aggiunta di funzionalità extra fa aumentare notevolmente il costo complessivo.

Tuttavia, per venire incontro a coloro che necessitano di tali dispositivi per superare le barriere architettoniche, lo stato prevede interessanti agevolazioni fiscali, tra cui: 

• IVA agevolata al 4%. Questa agevolazione si applica all'acquisto di montascale e servoscala che rispettano specifiche caratteristiche strutturali minime stabilite dal Decreto ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236. Queste norme riguardano gli interventi finalizzati al superamento o all'eliminazione delle barriere architettoniche.
• Detrazione IRPEF al 19%. Può essere richiesta dai portatori di handicap per i quali l'acquisto di un montascale rientra nelle spese sanitarie. Ciò significa che le spese sostenute per l'acquisto di questi dispositivi possono essere dedotte dall'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) al 19%.
• Detrazione IRPEF al 50%. Questa detrazione è prevista dal Decreto Sviluppo e si applica agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in generale, non solo all'acquisto di montascale.  

Inoltre, esistono ulteriori contributi statali disponibili per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, tra cui il Bonus barriere architettoniche, che prevede una detrazione del 75% sulle spese effettuate riguardanti l’acquisto e l’installazione del montascale.