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Se acquistare un montascale a poltroncina per un vostro parente anziano o un servoscala a pedana per salire e scendere le scale con la vostra carrozzina è ciò che vi serve, ma vi scoraggia l'idea di affrontare questa spesa, sappiate che ad oggi le possibilità di risparmiare sono tante.

In fondo, si tratta di un vero e proprio investimento per la vostra salute e il vostro benessere. Un investimento che potrete affrontare con più serenità grazie alle detrazioni fiscali rese possibili da una legislazione in materia molto dettagliata e precisa, proprio per la sua importanza.

Bonus Barriere 75%

Per tutto il 2025, i contribuenti che sosterranno spese di eliminazione barriere architettoniche aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, piattaforme elevatrici e servoscala potranno portarsi in detrazione il 75% della spesa sostenuta, in 10 ratei annui di pari importo. Per beneficiare della detrazione dal reddito, sarà sufficiente acquisire al termine dei lavori un’asseverazione rilasciata da un tecnico abilitato che attesti che i lavori rispondono ai requisiti del DM 236/89. Inoltre, se l’importo complessivo dei lavori supera i 70mila euro, è necessario riportare in fattura e nel contratto la nota dichiarazione relativa al CCNL Edilizia eventualmente applicato ai lavoratori incaricati delle lavorazioni edili.

È importante evidenziare che la detrazione è accessibile per tutti i contribuenti, quindi potrà consistere in una detrazione dall’Irpef ma anche dall’Ires nel caso delle società, e vale per interventi realizzati su qualunque tipologia di edificio esistente, indipendentemente dalla sua destinazione d’uso o categoria catastale. Non sono richiesti requisiti soggettivi di reddito o di disabilità.

Detrazione del 19% per spese sanitarie e mezzi di ausilio

Lo Stato prevede una detrazione del 19% per determinate spese sanitarie e per l'acquisto di mezzi di ausilio. In particolare, tra le spese che sono ammesse in modo integrale alla detrazione del 19% ci sono quelle sostenute per adattare gli ascensori e renderli idonei alle dimensioni delle sedie a rotelle e le spese per acquistare mezzi necessari all'accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento del disabile.

Come fare richiesta

Per fare richiesta di tali agevolazioni, il soggetto disabile deve essere riconosciuto tale dalla Commissione medica istituita ai sensi dell'art. 4 della legge 104/92. Gli "invalidi" civili, di lavoro, di guerra, ecc. usufruiscono anch'essi delle stesse agevolazioni se riconosciuti tali da altre Commissioni mediche pubbliche appositamente incaricate del riconoscimento dell'invalidità. Il familiare che abbia fiscalmente a carico il disabile usufruisce anche lui della detrazione del 19% sull'intero importo per le spese di cui sopra.

Infine, è necessario conservare tutte le certificazioni e i documenti fiscali (fatture, ricevute, quietanze) per le prestazioni ricevute o le spese sostenute.

Bonus Ristrutturazione Edilizia

Per quanto riguarda, invece, la detrazione dall’Irpef delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, di cui all’articolo 16-bis del Dpr n. 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi-TUIR), la situazione al momento è molto fluida.

Fino al 31/12/24 sarà possibile detrarre il 50% delle spese sostenute, sempre in 10 anni, con un massimale di 96mila euro per unità immobiliare.

La proposta di legge di bilancio 2025, presentata dal governo nell’ottobre scorso, prevede una diversificazione delle aliquote di detrazione per i prossimi anni e introduce, per la prima volta per questa storica agevolazione (in vigore dal 1998), delle differenziazioni in funzione della situazione soggettiva del soggetto Irpef. Secondo la proposta del governo, l’agevolazione per il recupero del patrimonio edilizio nei prossimi anni sarà così articolata:

  • per i contribuenti che destinano l’immobile ad abitazione principale intesa come dimora abituale, le percentuali di detrazione saranno: 50% nel 2025; 36% nel biennio 2026/27; 30% dal 2028 al 2033;

  • per gli immobili non utilizzati come dimora abituale, le percentuali di detrazione saranno: 36% nel 2025; 30% dal 2026 al 2033.

Pertanto, ai clienti che hanno approvato o sono in procinto di approvare lavori di manutenzione straordinaria degli impianti, o l’installazione di impianti che non rispondano ai criteri richiesti per l’eliminazione delle barriere architettoniche, conviene suggerire di pagare subito nel 2024 le relative fatture perché poi dal prossimo anno le agevolazioni saranno comunque ridotte. Anche tenendo presente che la proposta di legge di bilancio prevede un tetto massimo di detrazioni ammissibili ogni anno, in funzione del reddito e del numero dei componenti del nucleo familiare.

Come fare per accedere alla detrazione del 50%

Le modalità per usufruire della detrazione del 50% sono descritte dalla legge 449/97, per cui tutti i pagamenti per le spese edilizie sostenute devono avvenire tramite apposito bollettino per bonifico bancario o postale, in cui indicare come causale del versamento "lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall'art. 16-bis del D.P.R. 917/1986", unitamente al codice fiscale di chi paga e al codice fiscale o alla partita Iva del beneficiario. Sui bonifici è applicata una ritenuta fiscale dell'8%.

Anche in questo caso è necessario conservare tutte le certificazioni e i documenti fiscali (fatture, ricevute, quietanze) per le prestazioni ricevute o le spese sostenute per poter eliminare le barriere architettoniche dall'immobile.

CUMULABILITÀ DELLA DETRAZIONE DEL 50% PER L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE CON LA DETRAZIONE DEL 19%
La detrazione del 19% nel caso se ne abbia diritto, può essere applicata sulla eventuale parte in più rispetto alla quota di spesa già assoggettata alla detrazionedel 50%.*  Suggeriamo comunque, al fine di verificare l’applicabilità delle indicazioni sopra riportate alle specifiche condizioni di ogni singolo contribuente, di rivolgersi ad un consulente fiscale. 

I contributi previsti dalla legge 13/89

Come abbiamo già accennato, la legge 13/89 concede dei contributi per opere su immobili atte al superamento e all'abbattimento di barriere architettoniche, e questi contributi, sfruttabili anche per l'acquisto e l'installazione di un montascale fisso come ad esempio un montascale a poltroncina, sono cumulabili con altri concessi a qualsiasi titolo, quindi anche con le detrazioni del 19% e del 50%.

Chi richiede il contributo per installare un montascale non necessita di una concessione edilizia né di una dichiarazione di inizio lavori. Non è neppure necessario il riconoscimento formale di invalidità, ma sarà sufficiente un certificato in carta semplice del medico che indichi il tipo di disabilità e le difficoltà motorie per le quali l'ausilio saliscale si rende ncessario.

Chi può richiedere il contributo

Secondo la legge 13/89, possono richiedere il contributo statale per l'eliminazione delle barriere architettoniche tutti “i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità, coloro i quali abbiano a carico i citati soggetti ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nonché i condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari”.

La richiesta può essere depositata non solo direttamente dal soggetto destinatario del montascale, ovvero persona disabile o invalida o con difficoltà motorie, ma anche da chi ne ha la tutela o la potestà. Anche terze parti, quali i condomini o il proprietario dell'immobile in cui risiede, quando abbiano a carico anche loro le spese per l'installazione del servoscala, devono sottoscrivere la richiesta di contributo per adesione e consenso per poterne beneficiare.

Come fare richiesta

Va presentata domanda di contributo direttamente presso il Comune in cui si trova l'immobile in cui verrà installato il montascale. L'immobile deve risultare quello in cui il richiedente ha "stabile e abituale dimora".

È possibile depositare la domanda in qualsiasi periodo dell'anno, ma per quello in corso si prendono in considerazione le domande pervenute entro il primo marzo. Tutte le altre scalano al successivo, con precedenza sulle nuove.

I contributi vengono erogati ogni anno secondo una graduatoria che favorisce, nell'ordine, due soli requisiti: riconoscimento di una invalidità totale e permanente del 100% e ordine cronologico di presentazione delle domande pervenute.

I documenti necessari:

·  domanda di contributo debitamente compilata e firmata

·  marca da bollo da 14,62 €

·  certificato medico in carta semplice che indichi la menomazione o la limitazione funzionale permanente

·  preventivo delle opere da realizzare sull’immobile

·  autocertificazione attestante l’ubicazione dell’immobile, le difficoltà nell'accedervi o la presenza di altre barriere architettoniche, le opere da realizzare per abbatterle e la dichiarazione che le stesse non siano già in corso di realizzazione al momento della domanda e che non si sia già beneficiato di altri contributi.

·  solo per gli invalidi al 100%, allegare anche la fotocopia autenticata del certificato di invalidità

 

È bene precisare, infine, che l'accesso ai contributi non è garantito, perché i fondi disponibili non tutti gli anni sono sufficienti a soddisfare le richieste. Inoltre, non sono i comuni a stabilire l'erogazione dei fondi ma ogni singola Regione, che di anno in anno riceve comunicazione direttamente dal Ministero dei Lavori relativamente a quanti contributi potrà distribuire sul proprio territorio.

A quanto ammonta il contributo:

“il contributo è concesso in misura pari alla spesa effettivamente sostenuta per costi fino a euro 2.582,28; è aumentato del venticinque per cento della spesa effettivamente sostenuta per costi da euro 2.582,28 a euro 12.911,42 e altresì di un ulteriore cinque per cento per costi da euro 12.911,42 a euro 51.645,69”.

DOMANDA PER LA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO

Regolamento Regione Toscana Domanda ABA

Di seguito, alcuni esempi per facilitarvi una previsione di spesa e del risparmio possibile grazie al contributo statale per l'abbattimento delle barriere architettoniche:

SPESA CONTRIBUTO
€ 2.582,28 € 2.582,28
€ 5.164,57 € 3.227,86
€ 7.746,85 € 3.873,42
€ 10.329,13 € 4.518,99
€ 15.493,70 € 5.293,68

Archimede Montascale Agile

Montascale Agile è parte del gruppo Archimede SRL, azienda con sede in Toscana che da molti anni è al servizio di persone con difficoltà motorie per aiutarle a superare le barriere architettoniche delle proprie abitazioni. Ci occupiamo di vendita, installazione e manutenzione di montascale, servoscala, piattaforme elevatrici o miniascensori, ma anche di prodotti e accessori per disabili e anziani.
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    Fax : 055.33.40.37
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